Il capolavoro riunito
Un manoscritto miniato nato nella Padova carrarese e oggi diviso tra l’Accademia dei Concordi di Rovigo e la British Library di Londra.
La Bibbia Istoriata Padovana torna finalmente unita nella città in cui fu creata, in dialogo con i grandi cicli di affreschi della Urbs picta.
La Bibbia Istoriata Padovana
Un’opera che intreccia parola e immagine, sacro e quotidiano, restituendo il volto della Padova del XIV secolo
La mostra “La Bibbia Istoriata Padovana. La città e i suoi affreschi” intreccia parola e immagine, sacro e quotidiano, restituendo il volto della Padova del XIV secolo.
Nata nella Padova carrarese di fine Trecento, l’opera fu realizzata da una bottega di miniatori che diedero forma visiva alle storie dell’Antico Testamento, probabilmente destinate alla contemplazione privata.
Sfogliando le sue pagine, il visitatore della mostra “La Bibbia Istoriata Padovana” entra in un universo figurativo che dialoga con i grandi cicli di affreschi trecenteschi della città, oggi riconosciuti come Patrimonio Mondiale UNESCO.
Le miniature riflettono il linguaggio dei maestri che hanno reso Padova un’urbs picta: Giotto nella Cappella degli Scrovegni, Giusto de’ Menabuoi nel Battistero del Duomo, Altichiero da Zevio e Jacopo Avanzi nella Basilica del Santo, Jacopo da Verona nell’Oratorio di San Michele.
In queste immagini, la narrazione sacra si intreccia alla vita quotidiana e all’architettura della Padova carrarese, restituendo un affresco vivo di fede, arte e umanità.
Una testimonianza unica che invita a riscoprire la forza spirituale e artistica di una città che, nel Trecento, seppe unire Bibbia, bellezza e visione.
I due codici
La storia de “La Bibbia Istoriata Padovana”, protagonista della mostra al Museo Diocesano di Padova, si intreccia a quella delle due parti oggi conosciute, conservate in istituzioni lontane tra loro.
Originariamente composta da 131 fogli e arricchita da 873 miniature, l’opera si presenta oggi in due nuclei distinti: l’uno all’Accademia dei Concordi di Rovigo, con i libri della Genesi e di Ruth; l’altro alla British Library di Londra, che custodisce la sezione centrale del Pentateuco, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio e il Libro di Giosuè. Il Libro dei Giudici, un tempo probabilmente parte del manoscritto, risulta perduto.
Le pagine miniate di La Bibbia Istoriata Padovana, seppure con qualche eccezione, seguono uno schema ricorrente: quattro scene illustrate per foglio, accompagnate da una breve didascalia in volgare padovano che guida il fluire del racconto per immagini. Molto spesso ogni sequenza si apre con la parola “Como” – forma arcaica di “Come” – che imprime al testo il ritmo di una narrazione orale e immediata.
Il nucleo rodigino giunse all’Accademia dei Concordi nel 1860 grazie alla donazione di Francesco Silvestri, mentre la parte londinese entrò nella collezione della British Library nel 1840, dopo essere appartenuta al duca di Sussex.
Con la mostra “La Bibbia Istoriata Padovana”, le due sezioni del manoscritto tornano idealmente a dialogare, ricomponendo l’unità visiva e spirituale di un capolavoro del Trecento padovano.
La mostra
Nel Salone dei Vescovi del Museo Diocesano di Padova, le miniature de La Bibbia Istoriata Padovana tornano a dialogare con i grandi affreschi che hanno reso la città un’urbs picta patrimonio UNESCO.
Per la prima volta dopo secoli, le due parti del manoscritto — conservate all’Accademia dei Concordi di Rovigo e alla British Library di Londra — si ritrovano fianco a fianco nella mostra “La Bibbia Istoriata Padovana. La città e i suoi affreschi”, in un percorso che intreccia arte, fede e storia.
Tra le pareti dipinte del Salone, i visitatori possono ammirare i due codici originali in un allestimento che unisce contemplazione e tecnologia. Un video immersivo introduce nel cuore delle immagini, mentre una postazione digitale interattiva consente di sfogliare virtualmente l’intero manoscritto: 873 miniature che raccontano la Bibbia e la Padova del Trecento in un’unica, straordinaria visione.
Il Palazzo Vescovile
Il Palazzo Vescovile ospita al suo interno il Museo Diocesano di Padova, uno dei luoghi più suggestivi del centro storico. L’edificio sorge accanto al Battistero della Cattedrale, finemente decorato dagli affreschi di Giusto de’ Menabuoi, tra i principali riferimenti artistici della Bibbia Istoriata Padovana.
La mostra La Bibbia Istoriata Padovana, la città e i suoi affreschi si sviluppa nel maestoso Salone dei Vescovi, straordinario spazio decorato su volontà del vescovo Pietro Barozzi (1487–1507) con i ritratti di tutti i vescovi della diocesi, accompagnati da stucchi e raffinati elementi architettonici.
Orari
Lunedì: 14.00 - 18.00
Da martedì a domenica: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00